Terni, città dell'amore

Tito Oro Nobili, un avvocato con la passione per la politica

Tito Oro Nobili, nato nel 1882 a Magliano Sabina, che allora faceva parte dell'Umbria, si laureò in giurisprudenza nel 1904 e iniziò a esercitare la sua attività di avvocato a Terni, la città dove aveva compiuto gli studi superiori e dove le neonate acciaierie avevano promosso un grande sviluppo economico. Attratto fin da giovanissimo dalle idee del partito socialista, si impegnò attivamente in politica, tanto che nel 1920 venne eletto sindaco della città, ma il futuro aveva in serbo per lui ancora tanti incarichi prestigiosi e una lunga lotta antifascista.

Da deputato a confinato

Nel 1921 venne eletto alla camera dei deputati nelle fila del PSI e quindi segretario nazionale del partito, ma l'avvento del fascismo lo vide condannato al confino all'isola di Favignana e radiato dall'Albo degli avvocati in cui fu reintegrato nel 1932 dopo aver rivolto istanza a Mussolini. Dopo la caduta del fascismo, nel 1943, assunse un ruolo di rilievo all'interno del partito umbro e nel 1946 venne eletto nell'assemblea costituente. Dal 1948 al 1953 fu invece deputato nel primo parlamento repubblicano, quindi tornò a esercitare la sua professione di avvocato, senza però dimenticare la politica e fu uno dei fondatori del PSIUP (partito socialista di unità proletaria) che negli anni Sessanta si oppose ai governi di centro-sinistra a guida democristiana.

Ancora oggi è ricordato come una figura importante per la città di Terni e non solo, tanto da essere studiato ed essergli stata dedicata anche una via.

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