
La leggenda dei colombini di San Valentino
Siamo al tempo in cui il re di Roma aveva emesso la sua sentenza di condanna contro Valentino. Valentino era stato condannato al carcere a vita e così, un giorno, i soldati lo trovarono e lo imprigionarono. I bambini che Valentino ospitava quotidianamente nel suo giardino piansero tanto.
Egli, stando in carcere pensava continuamente a loro e al fatto che non avrebbero più avuto un luogo sicuro dove giocare. Ma ci pensò il Signore. Fece fuggire dalla gabbia i due colombi viaggiatori che Valentino teneva in giardino. Questi, guidati da un misterioso istinto, trovarono il carcere dove era rinchiuso il loro Santo padrone; si posarono sulle sbarre della sua finestra e presero a tubare fortemente.
Valentino li riconobbe, li prese e li accarezzò. Poi legò al collo di uno un sacchetto fatto a cuoricino con dentro un biglietto, e al collo dell'altro una piccola chiave. Quando i due piccioni fecero ritorno furono accolti con grande gioia; le persone si accorsero di quello che portavano e riconobbero subito la chiavetta: era quella del giardino di Valentino. I bambini ed i loro familiari si trovavano fuori del giardino quando il custode lesse il contenuto del bigliettino.