San Valentino, protettore degli innamorati
San Valentino, il "Santo" di Terni (Umbria - Italy) ed emblema dell'Amore nel mondo, vede molte frazioni italiane portare il Suo nome e molti comuni lo hanno eletto a Santo Patrono, scopriamone insieme alcuni
Papa Gelasio I, autore di numerose lettere e trattati, fu l'istitutore della festa di San Valentino che soppiantò i vecchi Lupercalia. Si prodigò strenuamente per difendere i profughi che fuggivano da Teodorico.
Anche per questo 2020 Terni è pronta a festeggiare San Valentino, il Santo degli innamorati che nella cittadina umbra è anche il Santo Patrono: una doppia festa per un calendario (sia religioso che civile) ricco di appuntamenti.
Anche per questo 2019 Terni è pronta a festeggiare San Valentino, il Santo degli innamorati che nella cittadina umbra è anche il Santo Patrono: una doppia festa per un calendario (sia religioso che civile) ricco di appuntamenti.
Tutto pronto a Terni per festeggiare San Valentino, il Santo degli innamorati che nella cittadina umbra è anche il Santo Patrono: una doppia festa per un calendario (sia religioso che civile) ricco di appuntamenti.
La leggenda dei colombi di San Valentino mostra come la fede e l'amore siano due facce della stessa medaglia.
Tra le leggende che ruotano attorno alla figura di San Valentino c'è quella dei Bambini che, quotidianamente, si recavano a giocare presso il giardino di Valentino, un luogo sicuro e divertente.
Il Santo Patrono dell'Amore? Ovviamente San Valentino, ad esso legato grazie anche alla leggenda della rosa della riconciliazione...
A Terni, i giorni a cavallo della festa di San Valentino coincidono con un ricco calendario di eventi, per celebrare gli innamorati di tutte le età e provenienze. Un'occasione speciale per scoprire le bellezze della città!
Nato nel 176 in una famiglia dell'aristocrazia patrizia, Valentino viene ordinato vescovo in età precoce, a soli 21 anni, nel 197. Nel 270 si reca a Roma per celebrare una funzione religiosa, e viene invitato dall'imperatore Claudio II a sospendere la stessa. Dopo aver rifiutato, viene comunque graziato dall'imperatore, e lasciato nella mani di una famiglia di nobili. Arrestato una seconda volta nel 273, stavolta su ordine dell'imperatore Aureliano, viene condotto fuori città, flagellato e decapitato.