San Valentino, protettore degli innamorati

San Valentino e la leggenda dei Bambini

Valentino, al tempo, abitava a Terni ed iniziava allora ad essere conosciuto per le sue opere di bene, tanto che molti lo chiamavano già Valentino da Interamna. In quel tempo, e siamo in un’epoca in cui Terni era sotto il dominio di Roma, Valentino aveva creato davanti alla sua casa un grande giardino in cui aveva piantato dei magnifici fiori che curava personalmente. Il suo giardino era sempre aperto a tutti: egli infatti permetteva a chiunque di entrare, ma erano sopratutto i bambini che qui si recavano per giocare, e lui li lasciava fare, anzi ne era felice. Si affacciava spesso dalla sua finestra per sorvegliarli e per rallegrarsi nel vedere loro stessi felici. E i bambini restavano tutto il pomeriggio. 

Quando veniva la sera, Valentino scendeva in giardino e tutti i bambini lo circondavano con affetto ed allegria. Lui, dopo avergli dato la benedizione regalava a ciascuno di loro un fiore raccomandando di portarlo alle loro mamme: in questo modo otteneva la certezza che sarebbero tornati a casa presto e che avrebbero alimentato il rispetto e l’amore nei confronti dei genitori.

Da questa leggenda deriva l'usanza di donare dei piccoli regali alle persone a cui si vuole bene... Amor, ch'a nullo amato amar perdona.


Bibliografia
Mario Menghini,Terni tra folklore e tradizione,Morphema Editrice, Terni 2016

 

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