La stella cometa di Miranda, la più grande al mondo, si trova a Terni
Non è solo un "record" mondiale quello che la stella di Miranda (Terni - Umbria) rappresenta quest'anno, ma ora più che mai è il simbolo della luce della speranza, come quella che guidò i Re Magi e che ora ci accompagna verso l'Epifania
Dopo l’accensione straordinaria di marzo, con la quale si è voluto dare un segno di speranza e senso di unità, durante il difficile periodo della pandemia, la stella cometa di Miranda, visibile da tutto il territorio ternano, è tornata a risplendere con più ardore in questo periodo natalizio, per ricordare che non bisogna mai abbassare la guardia, ma continuare ad affrontare con fiducia tutte le difficoltà che si stanno vivendo. Quest’anno più che mai c’è bisogno di questo simbolo di speranza che, con i suoi ottanta punti luce, 105 metri di diametro, 350 metri di coda, continua ad illuminarci il cammino…proprio come fece quella che guidò i Re Magi, emblema dell’Epifania a cui ci stiamo avvicinando. La bellezza della realizzazione, ricordiamo che è la stella cometa più grande del mondo, è davvero mozzafiato: in qualunque parte della Conca Ternana è visibile quello che è un vero segno di speranza e di unità, che tra gli abitanti della Conca non è mancato nemmeno durante i problemi sanitari. La tradizionale fiaccolata organizzata dall’Amatori Podistica Terni, che da Miranda arriva in città per accendere simbolicamente la stella, non è stata purtroppo effettuata a causa dei provvedimenti per l’emergenza, ma i podisti sono sicuri che il prossimo anno torneranno ad accenderla. Quest'anno il premio "La stella d’oro” è stato assegnato simbolicamente a tutti gli operatori sociosanitari: infermieri, personale del 118, personale medico delle strutture sanitarie territoriali e quanti agendo in prima linea si sono impegnati con abnegazione nel soccorso delle persone colpite dalla pandemia. Premio allora, simbolicamente a Pasquale Chiarelli per l'Azienda Ospedaliera Ternana ed a Massimo De Fino per l'USL Umbria 2, accompagnati da quattro operatori del personale sanitario.