San Valentino, protettore degli innamorati

La leggenda della rosa della riconciliazione

Il Santo Patrono dell'Amore? Ovviamente San Valentino, ad esso legato grazie anche alla leggenda della rosa della riconciliazione

Un giorno di tanti e tanti anni fa, e parliamo di circa duemila anni addietro, all’epoca dell’impero romano, che al tempo era retto dall’imperatore Aureliano, Valentino da Iteramna (Interamna era la sua città natale che oggi prende il nome di Terni), mentre accudiva le sue rose in giardino, sentì passare, al di là del roseto, due giovani ragazzi che si erano fidanzati da non molto e che in quel momento stavano litigando animatamente. Valentino decise di andare loro incontro: si presentò ai due giovani recando in mano una magnifica rosa. La regalò loro e li pregò di riconciliarsi stringendo insieme il gambo di quel fiore, facendo però attenzione a non pungersi e pregando affinché il Signore mantenesse vivo in eterno il loro sentimento d' amore appena sbocciato, come quella rosa.

Qualche tempo dopo la giovane coppia tornò da lui per invocare la benedizione del loro matrimonio. La storia si diffuse e gli abitanti di Terni e non solo, iniziarono ad andare in pellegrinaggio dal Vescovo Velentino il 14 di ogni mese che diventò così il giorno dedicato all'amore; successivamente la data fu ristretta al solo 14 di febbraio, giorno in cui Valentino morì, all’età di 97 anni.


 

Bibliografia
Mario Menghini,Terni tra folklore e tradizione,Morphema Editrice, Terni 2016

 

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